è sempre il dna

che ci consente di sapere che il müller thurgau è un incrocio di riesling (renano, savasandir) e di madeleine royale.

ora, diamo per scontato che tutti conosciate il riesling (renano) (anche se non è vero); ma ‘sta madeleine royale?

beh, sempre il dna ci ha rivelato trattarsi di un incrocio di pinot e trollinger: am magn un bréc con tott al coran o come diavolo si dice se conoscete il trollinger.

trollinger in germania, vernatsch in sud tirolo/alto adige, schiava in italiano: e qui la finiamo.

al già più volte citato istituto di san michele all’adige pure il m-t fanno: e bene.

iasmmuller

 

 

 

 

 

 

 

 

 

kerner, chi era costui?

accidenti, come giri l’angolo nomi che non hai mai sentito s’affacciano a millanta, insinuanti, esotici, come le note del vino.

un bianco aromatico e profumato, incrocio di riesling e schiava, dicono l’amico esperto, la guida puntuale, il vasto mondo del web.

assai gustoso e  a buon prezzo questo kerner della trentina pravis, prosaicamente dico io.

diamo i numeri: 6.0.13

chi non conosce l’incrocio manzoni?
impollinazione di pinot bianco con riesling renano, è un vino delicato che va bevuto con attenzione – come aperitivo o fuori pasto e con le minestre e stop.
chi ne capisce parla di un buon connubio fra le qualità del nobile progenitore borgognone e la mineralità del riesling; nato negli anni ‘30 a conegliano ad opera del prof. luigi manzoni, e impiantato su terreni poveri e sassosi, è assai diffuso al nordest ed ora migrato anche al centro-sud.

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france douce france

ci lasciammo tentare dai passatelli, colti rattamente dalla pentola e impiattati pressoché asciutti, inseminati di bianco tartufo.
dando retta all’oste, facemmo una digressione: alsaziana dapprima, dove le viti, abbarbicate sulle arene granitiche del thannenkirch, danno agio alla maison marcel deiss di produrre, con cocciuta mistica benedettina, il riesling 2004 saint hippolytevif et fruité, souvent croquant, presque toujours salé en bouche, austère dans sa jeunesse.

coi tagliolini ai fiori di zucca ci fu chi s’impuntò, ed ottenne un sauvignon 2004 sanct valentin dei coraggiosi, centenari vignaioli di san michele appiano; luca maroni ne dice di pesca squillante l’intensissimo aroma e non m’attento oltre proseguire.

non seppi poi resistere alla religiosità dell’uovo col tartufo e, di nuovo, fu francia: fra il canigou e il mediterraneo il sudista jérome malet ha riscoperto vigneti degli anni 30 e generosamente, qualch’anno fa, ha inventato l’insouciant, grenache in purezza d’incosciente e coraggioso alcolaggio (15, dìconsi!).


ma cos’è grenache? sarda-malet è a perpignan e perpignan è quasi catalogna; grenache=alicante, e l’incredibile potenza di questo frutto rosso si spiega e dispiega subito; dopo averlo bevuto attenderai non poco prima di ritornare al volante, nespà?