visioni reggiane #1

passo da s. ilario d’enza – uscita a1 terre di canossa – ed in frazione calerno scorgo un cartello: azienda agricola rinaldini – spumanti.
questo plurale mi colpisce e al ritorno mi fermo.
scopro questi visionari che fra vini frizzanti e spumanti ne producono un tot e ne piglio una douzaine (prezzo medio circa  € 6).
oggi parliamo di:
lambrusco pjcol ross, da un vecchio cultivar della val d’enza “peduncolo rosso”, bello colorato, sapido, schiuma cremosa: non avrà la levità di un sorbara ma ha un suo perché.

rinaldo brut millesimato 2009 da chardonnay e pinot grigio, deciso in bocca e preciso al naso, un metodo classico che non t’aspetti di trovare nella piana reggiana, anche se uptodate-ata dai ponti di calatrava.

il brut del belice? (no.)

salaparuta fu completamente distrutta, quarantadue anni fa, dal terremoto.

l’azienda duca di salaparuta non c’entra nulla col paese; peccato, sarebbe stato bello immaginarne la rinascita anche attraverso questo brut riserva, dai sentori pieni di frutta, fresco e pulito e giustamente perlaggiante e in finitura alcolico, esitato a 7 svanziche e mezzo.

grecanico e chardonnay di collina, rifermenta in autoclave: quando andavo a scuola era il metodo charmat, ma l’inventò martinotti. e il telefono?