romagna quasi toscana

quella di brisighella, già famosa per l’olio, il treno delle castagne, le feste medievali, la via degli asini; da vigne dei boschi – già recensita per il 16 anime – settepievi 2007, un potentissimo rosso ravenna che partecipa maggiormente, trascrivo fedelmente, di un presunto clone di malbo brisighellese selezionato a brisighella in una vecchia vigna, corroborato da cabernet e merlot; dopo lungo sonno in legno sorte fuori corposo e potente, più in bocca che al naso coi 15° ché tutti si avvertono.

settepievi

 

come promesso, rimembro #1

il primo fu il carmignano 2006 della fattoria di artimino.

codesto aristocratico e antico vino e cosimo terzo de’ medici e quella specie di doc ante litteram e i calcarei marnosi e gli scisti argillosi e bla bla bla; figherrimo al naso e in bocca, dee la sua rinnovata bontade ai vitigni bordolesi e alla botte: evviva!

averlo ritrovato negli scaffali della gdo a poco più d’otto euri m’invoglia a festeggiare con frizzi e lazzi.