confesso che ho peccato

ogni tanto vado a ficcanasare da picard… lo so padre, che avrei fatto meglio a restare a casa a leggere i pensieri di san pellegrino artusi, ma lo sa anche lei, la carne è debole, soprattutto fuori frigo.

e, dicevo, l’ho visto, rotondo y sensual: bagel au saumon fumé avec fromage frais et ciboulette, che vuol dire erba cipollina.

cos’è un bagel? padre, è una roba giudìa… no, cosa c’entrano i carciofi? è una ciambellina coi semi di papavero… faccia finta un panino rotondo con un buco in mezzo.

insomma, un panino imbottito con salmone affumicato, formaggio morbido ed erba cipollina, più un sacco di roba scritta talmente in piccolo che anche con gli occhiali +2,50 non riuscivo a leggerla; ma mi ha stuzzicato, reverendo padre, perché era surgelato.

era lì nel banco frigo che mi faceva gli occhi saporiti dicendo coompramiiii, io sono in veeeenditaa e non mi creedereee irraggiungiibileee…

no no, d’accordo, questa è una chiesa padre, è vero che anche se siamo nel xxi secolo viola valentino non è ancora nell’elenco dei canti ammessi, mi scusi, mi ero lasciato prendere… insomma, una vera e propria tentazione, per quanto a € 3,60.

si, lo so che alle tentazioni si dovrebbe resistere ma padre, l’uomo non è di legno, non è così? e allora come in un raptus l’ho comprato e son corso a casa, ho fatto le mie scale tre alla volta/mi son steso sul divano/mentre il micro in due minuti/riscaldava la mia mano (è una licenza poetica padre…).

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meno peggio di quel che immagini, ma caro assai: la schiava 2009 di mezzacorona aggiungeva la necessaria freschezza fruttalcolica.

disclaimer: i riferimenti al 6° comandamento sono eccessivi, ma son situazioni che prendono la mano (aridaje!)

448 s.l.m. vs 844 s.l.m.

vabbé, è un joke – ma mica tanto, in fondo.

448 s.l.m. rosé  è un igt dolomiti della cantina girlan, scaltro uvaggio di lagrein, pinot noir e vernatsch.

pimpantissimo tintinnante di fragola l’ho bevuto frescherrimo alla palindroma quota di 844 s.l.m. il 14 agosto 2011 nel caldo crepuscolo montano: ed è (fu) subito feria.

quî ed mòdna

tòtt i cristiàn i nàsen lébber e cumpàgn in dignitê e dirètt. i ein dutèdi ed ragiòun e d’cusèinsa e i gh’àn da cumpurtères l’un vérs cl’èter in cum s’i fóssen fradèl.
 
se i miei vicini sono capaci di fare questo elegante sorbara secco (cavicchioli tre medaglie) nella sua fragorosa semplicità avranno bene anche il diritto di tradurre la dichiarazione universale dei diritti dell’uomo in modenese.