non, non mi sbaglio: non è la coppia disneyana (lei era clarabella) ma un richiamo che taluni avranno colto.
è l’ode con cui il poeta invita gli amici a danzare e bere festeggiando la morte di cleopatra ( “nunc est bibendum”) col cecubo tratto dalle cantine avite.
non così memorabile benché gradita, invece, l’occasione in cui ho sacrificato il cecubo 2001 di villa matilde: un ottimo arrosto di maiale con patate.
gli autoctoni primitivo, abbuoto e piedirosso; in bottiglia quasi impenetrabile alla luce, nel bicchiere riflessi rubinosi; intenso di frutta ma non confetturato, tannini ben presenti, alcole sostenuto: la povera cleopatra fu ben festeggiata.