apotropaico?

per me era uno dei primi album dei santana.

poi scopro essere il sommo eone.

insomma, abraxas è suggestivo; e se una cantina pantesca si chiama così, non farà vini banali: e infatti questo kuddia delle ginestre 2005 è tutto fuorché banale.

zibibbo fermentato in barrique e tonneau poi affinato  in acciaio; secco ma non solo, morbido e vigoroso e unico (e poi vuoi mettere il nome: si fosse chiamato semplicemente collina delle ginestre…).

già ve lo dissi

del mio feeling per il carmignano.

s’io non falla, trattasi della docg più piccola d’italia, ché già il granduca cosimo eccetera eccetera…

dal gusto naturalmente (oh, bella!) internazionale, c’est a dire sangiovetalmente arrotondato, non però sì tanto è ruffiano; anche per via dell’accessibilissimo prezzo, l’ho goduto nell’annata 2007 dell’azienda castelvecchio.

diverse declinazioni

chiavennasca, cioè nebbiolo in valtellinese: una morbidezza che non t’aspetti, rotondo, carnoso, polputo di frutti rossi e qui mi fermo, visto che il sentore di fieno fresco non l’ho percepito.

capo di terra 2005 dei conti sertoli salis; esitato nella gdo a un prezzo interessante è un’esperienza imperdibile.