sperso mi ero

mi ci son sperso, giuro!

l’immagine era nitida, setosa:

immagine di mypixbox pubblicata su flickr con licenza creative commons

ho chiuso gli occhi e mi è venuto in mente quasi subito:

le città erano granai di silenzio, dove il tempo si conservava immutabile, laghi e fontane di placidità e di ricordi.

marte era morto.

cosa c’entrerà con l’asolano rosso dell’abazia 2001?

niente, appunto: sperso mi ero.

armonie jazz (feat. arcangelo dandini)

hi brotha!

da arcangelo dandini, con amici.

fai tu, per favore: suona quello che preferisci, per noi sarà comunque una serata importante.

la pappina col pomodoro.

lo champagne di sadi malot.

fiumè (animelle titillanti con aringhe af-fium-icate e buondì motta che fa le veci [firma del genitore o di chi…] del pan brioche.

trittico mistico: frittata con le ramolacce [il viaggio d’inverno a rocca priora], panunto con la stringata di maiale nero, insalata primo sale di pecora con pere e acciughe.

il trebbiano d’abruzzo 2008 di vigne di capestrano.

l’apologetico supplì e la crema fritta.

i rigatoni alla matriciana, incantatori del guanciale.

il rosso dell’abazia (attento proto, son veneti!) 2001 di serafini & vidotto.

la trippa (una cascata di note lunga un giorno).

il cioccolato bianco liquido (gurgite vasto) con zenzero candito, capperi ed olio di giulio campello (rari nantes).

hi brotha! [play it again].